L’artista

Nell’ambito del festival LatinoAmericano “TraSudAmerica” il Circolo del Cinema Kinoglaz presenta:

L’artista
Un film di Mariano Cohn, Gastón Duprat. Con Sergio Pangaro, Alberto Laiseca, Enrique Gagliese, Ana Laura Loza. Drammatico, durata 110 min. – Italia-Argentina 2008

Jorge, un infermiere che lavora in un ospizio, scopre che uno dei pazienti è un geniale pittore. Approfittando della situazione si appropria delle opere dell’anziano e, spacciandole come proprie, diventa un celebre artista. Anche se non ha cultura e non è quasi in grado di esprimersi, riesce a essere credibile e a diventare famoso, ma con la fama arrivano ben presto altri problemi…

NOTE
– IN CONCORSO AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (III EDIZIONE, 2008).

– REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DELL’INCAA FILM INSTITUTE, ISTITUTO LUCE, IBERMEDIA, DTV PRODUZIONI E L’ ISTITUTO NATIONALE DELL’AUDIOVISIVO DI URUGUAY-TELEVISION NATIONAL DEL URUGUAY E UNTREFFILM, E’ STATO RICONOSCIUTO FILM DI INTERESSE CULTURALE E SVILUPPATO CON I FONDI DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI DESTINATI ALLO SVILUPPO DI PROGETTI SELEZIONATI SECONDO IL PROTOCOLLO D’INTESA INCAA-ISTITUTO LUCE-CINECITTA’ HOLDING.

– CONSULENTE CREATIVO: MAURO A. FERNÀNDEZ.

CRITICA
“Sorpresa: un piccolo film diretto da due registi argentini, Mariano Cohn e Gaston Duprat, che passa in concorso quasi inosservato, è uno dei più belli e divertenti della sezione ufficiale del Festival di Roma. (…)
Satira feroce sulla società contemporanea, ben recitata e scritta, che coinvolge quasi tutti gli addetti ai lavori, dai critici ai galleristi. Andrès Duprat, lo sceneggiatore, ha un passato di curatore d’arte e di programmi culturali e come coproduttore c’è un famoso artista argentino: Leon Ferrari, Leone d’Oro 2007 alla Biennale d’Arte di Venezia.” (Marina Sanna, ‘cinematografo.it’, 29 ottobre 2008)

“Concettuale e modernissimo invece ‘El artista’, degli argentini Mariano Cohn e Gaston Duprat. (…) L’arte esiste, sembrano dire i registi, è solo ostaggio di un sistema malato. E per ricordarcelo, mentre tengono fuori campo le opere, fanno di ogni inquadratura un’opera d’arte moderna giocando non solo sulla bellissima luce ma su volumi, superfici prospettive, riempiture, in un contrappunto ironico-appassionato al tema del film. Una festa per gli occhi. Anche se alla lunga, come in ogni opera concettuale, il gioco si fa fin troppo scoperto.” (Fabio Ferzetti, ‘il Messaggero’, 29 agosto 2008)

“Commedia graffiante, dove parlano solo (e a vanvera) i critici, che ironizza sull’arte. Con un rigore formale invidiabile.” (Paolo Mereghetti, ‘Corriere della Sera’, 31 ottobre 2008)

“Con un soggetto come quello di ‘L’artista’ era facile cadere nell’ironia plateale o in una parafrasi alla moda del dorato mondo dell’arte. I videoartisti argentini Duprat e Cohn fanno l’esatto contrario, anche perché di quel mondo sono l’espressione (davanti all’obiettivo ci sono veri artisti e intellettuali della scena argentina) e non giudicano mai niente e nessuno, ma allineano personaggi e situazioni con tocco insieme garbato e affilato. E soprattutto fanno di molte inquadrature un’opera d’arte moderna giocando non solo sulla bellissima luce ma su volumi, superfici, prospettive, campiture, in un contrappunto ironico-appassionato al tema del film. Una festa per gli occhi. Anche se alla lunga, come in ogni opera concettuale, il gioco si fa un poco scoperto.” (Fabio Ferzetti, ‘Il Messaggero’, 02 ottobre 2009)

“Il bravo protagonista medita sostanzialmente su che cosa possa essere definito arte: le sue riflessioni sono abbastanza facili da poter piacere anche agli spettatori poco interessati all’argomento.” (Lietta Tornabuoni, ‘La Stampa’, 02 ottobre 2009)

“Diretta da due registi formatisi al video sperimentale, una coproduzione italo-argentina dove ogni inquadratura è attentamente calcolata e produce significato.” (Roberto Nepoti, ‘la Repubblica’, 02 ottobre 2009)