Angelo Froglia – L’inganno dell’arte

ANGELO FROGLIA – L’INGANNO DELL’ARTE
Un film di Tommaso Magnano

Nel 1984 a Livorno furono ritrovate tre teste frettolosamente attribuite ad Amedeo Modigliani, ma poi rivelatesi forse l’inganno più colossale nel mondo dell’arte. La vicenda è ricordata da tutti come la ‘Beffa’ dei ragazzi universitari che per scherzo avevano gettato una pietra realizzata col trapano. Ma le teste erano tre e sull’autore delle altre due, Angelo Froglia, regna ancora una sorta di omertà. Ricordato dai più come un portuale con l’hobby della pittura e uno sbandato, Angelo Froglia trascorre un’esistenza spregiudicata, maledetta, sempre nell’ombra, tra laboratori d’arte, lotte politiche, carceri di massima sicurezza, droghe e grandi amori: un vortice di distruzione che coinvolge chiunque gli si avvicini. Muore sieropositivo nel gennaio del 1997, lasciando una grande produzione non solo pittorica. Un urlo di libertà, violento, provocatorio, intransigente, lanciato da un angolo della provincia italiana e rivolto al mondo intero.